Credito d’imposta 4.0

Viene eliminato l’incentivo sui beni immateriali: il credito d’imposta per l’acquisto di software, che era previsto al 10% per il 2025, viene completamente rimosso.

Il secondo è l’introduzione di un tetto di spesa per la parte residua della misura relativa ai beni strumentali materiali: il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali sarà quindi teoricamente disponibile fino al 31 dicembre 2025, con consegna entro il 30 giugno 2026, ma con un limite di spesa complessivo di 2,2 miliardi di euro.

Come già accadeva nel 2024, per accedere al credito d’imposta le imprese dovranno inviare una comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’ammontare delle spese sostenute e il credito maturato. La novità è che, essendo la misura a risorse finite, il Ministero trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie in ordine cronologico di ricezione delle comunicazioni, fino al raggiungimento del tetto di spesa. Terminate le risorse, l’accesso alla misura sarà dichiarato concluso.

Bonus transizione 5.0

In tema di bonus transizione 5.0, la Manovra 2025 prevede la cumulabilità con il bonus ZES Mezzogiorno e con altre agevolazioni europee, a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione. Inoltre, non può in ogni caso discendere il riconoscimento di un beneficio superiore al costo sostenuto.

Quanto alle fasce di investimento, viene prevista una significativa semplificazione. Nel dettaglio, viene rafforzata al 45% la misura compresa tra 2,5 e 10 milioni di Euro, relativa agli interventi nella categoria a maggiore efficienza energetica.

Novità per quanto riguarda la sostituzione di macchinari obsoleti, cioè quelli che hanno terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento. In caso di sostituzione di un macchinario con queste caratteristiche si consente di evitare il calcolo del risparmio energetico conseguito, a patto di accontentarsi della prima fascia di efficientamento energetico che dà diritto a un’aliquota del 35% fino a 10 milioni.

Quanto al fotovoltaico UE è previsto l’incentivo fino al 150% per moduli fotovoltaici ad alta efficienza prodotti nell’UE.

IRES premiale

Per quanto riguarda l’Ires Premiale, le aziende che nel 2024 accantonano almeno l’80% dei loro utili e ne reinvestono almeno il 30% in beni strumentali 4.0 (macchinari, impianti, software ecc.) o 5.0 potranno beneficiare di una riduzione dell’IRES, l’imposta sul reddito delle società, del 4% sull’intero utile del 2025.

Per accedere a questa agevolazione le imprese dovranno rispettare alcune condizioni. In primis l’investimento minimo in beni strumentali dovrà essere di 20.000 euro ed effettuato tra gennaio 2025 e la data della presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2025.

Altra condizione è che le aziende dovranno almeno mantenere nel 2025 la media dei lavoratori occupati nel triennio 2022-2024 ed effettuare nel 2025 nuove assunzioni a tempo indeterminato che incrementino l’organico di almeno l’1% (o di una unità se hanno meno di 100 dipendenti).