Proroga del Quadro Temporaneo e limiti più alti per gli aiuti di Stato alle imprese
Il decreto “Sostegni-ter” rende l’ordinamento nazionale conforme alle recenti novità sopraggiunte in sede europea con la sesta modifica al Temporary framework, ossia al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”.
Il Quadro, la cui applicazione era inizialmente destinata a concludersi il 31 dicembre 2020, è stato nuovamente prorogato per altri sei mesi, ovvero fino al 30 giugno 2022.
Tale strumento – come noto – è stato adottato per consentire ai Paesi membri di supportare con misure straordinarie, in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato, le imprese colpite dalle difficoltà del momento.
In parallelo alla proroga, aumentano i massimali degli aiuti di Stato concedibili a ciascuna impresa.
Nello specifico ecco le seguenti novità (articoli 54 e 60-bis):
- Regioni, Province autonome, altri enti territoriali e Camere di commercio possono concedere aiuti – ai sensi della sezione 3.1 del Temporary framework– sotto forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre forme, quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni, fino a un importo complessivo di 2,3 milioni di euro per impresa (anziché 1,8 milioni di euro);
- gli aiuti di importo limitato concessi nel settore della pesca e acquacoltura non devono superare i 345mila euro (non più 270mila euro), mentre nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli non devono eccedere i 290mila euro (il tetto, prima, era di 225mila euro);
- sale da 10 a 12 milioni di euro per impresa l’aiuto per i costi fissi non coperti sostenuti tra il 1° marzo 2020 e il 30 giugno 2022, che Regioni, Province autonome, altri enti territoriali e Camere di commercio possono concedere – ai sensi della sezione 3.12 del Temporary framework – sotto forma di sovvenzioni dirette, garanzie e prestiti, a chi, in quel periodo, subisce un calo del fatturato di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Si resta in ogni caso in attesa del testo definitivo per le dovute conferme.
Potrebbe interessarti anche: Credito d’imposta formazione 4.0